Vecchia stazione: recupero fermo al palo

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La vista, indecente, dell’edificio della vecchia stazione GTT di Caselle ridotta a un rudere pericolante ora non c’è più. Un pietoso velo gli è stato steso sopra. Un velo sorretto da un castello di ponteggi che ora circondano il fabbricato e lo contengono, anche a tutela dell’incolumità dei passanti. Sul grande cartello di cantiere, apparso a fine novembre, figura l’elegante immagine dell’edificio ottocentesco, a ricordarci di com’era fino a dieci anni fa e di come i casellesi, quasi tutti, vorrebbero che fosse recuperato. Quel cartello di cantiere non è purtroppo quello dei lavori di recupero, come poteva sembrare a prima vista. I lavori a cui si riferisce il cartello sono quelli di messa in sicurezza. Lavori per circa 150.000 euro, con termine indicato sul cartello di cantiere l’11 dicembre 2022. Lavori praticamente terminati. “Il ponteggio è stato montato e le pensiline metalliche pericolanti sono state rimosse – ci dice Stefano Sergnese, assessore ai Lavori Pubblici di Caselle – Ora abbiamo chiesto alla ditta di controllare la situazione del tetto, per sistemare eventuali punti di infiltrazioni d’acqua. Stiamo inoltre cercando di combinare un sopralluogo con i funzionari della Sovraintendenza, per capire cosa ci lasciano fare per il vano scale, ove c’è rischio di crolli”.

Già, la Sovraintendenza. Sembra ora che i problemi vengano da lì. L’aveva anticipato nel Consiglio Comunale dello scorso 29 settembre il sindaco Marsaglia, comunicando che il progetto di recupero predisposto dalla precedente Amministrazione era stato bocciato dalla Sovraintendenza, forse indispettita per non essere stata consultata preliminarmente. Progetto di recupero che, lo ricordiamo, prevedeva la realizzazione su entrambi i piani del fabbricato di una sala polifunzionale per attività culturali e ricreative, più relativi servizi, con un preventivo pari a 1.540.000 €. Il progetto includeva anche la risistemazione delle aree esterne, sia lato piazza Matteotti che quello su via Circonvallazione.

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Il problema è che la Sovraintendenza non ci lascia modificare neanche i tramezzi interni, e così quel progetto è irrealizzabile” sintetizza Sergnese, confermando che al momento per quanto riguarda il recupero e il riutilizzo dell’edificio la situazione ora è di stallo.

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